Al fotografo Massimo Pacciorini-Job il premio per la cultura 2025 di Bellinzona 

Massimo Pacciorini-Job premio cultura Bellinzona 2025


Al fotografo Massimo Pacciorini-Job il premio per la cultura 2025 di Bellinzona 

Questo premio non mi permette di smettere”, ha affermato il fotografo e gallerista bellinzonese Massimo Pacciorini-Job in occasione della cerimonia di consegna del premio culturale 2025 al Teatro Sociale di Bellinzona. Un riconoscimento che premia la sua pluriennale attività di fotografo e gallerista alla perenne ricerca dell’armonia del bello sul territorio nelle sue più variate sfaccettature: dal fiume che unisce alla promozione artistica di oltre 150 artisti attivi nel nostro Cantone in più di 100 esposizioni nella Galleria Job gestita a Giubiasco con la sorella Nicoletta.

© Andrea Arcidiacono, 19 dicembre 2025  

Appassionato fotografo e promotore artistico, provetto ginnasta e ballerino di tango: questi tratti distintivi non bastano a riassumere le mille vite di Massimo Pacciorini-Job, a cui la città di Bellinzona ha assegnato il meritato premio per la cultura 2025. Un riconoscimento che rende omaggio alla sua carriera di fotografo e di promotore artistico in qualità di organizzatore di numerose esposizioni a Giubiasco che hanno valorizzato le opere di numerosi artisti, scultori, pittori, grafici e fotografi attivi sul territorio ticinese. 

Nato nel 1956 a Bellinzona Massimo è un personaggio molto conosciuto a Bellinzona. Fotografo diplomato è titolare dal 1979 del Foto Studio Job a Giubiasco. Membro dell’Associazione dei fotografi professionisti e foto designer svizzeri è anche perito fotografo per gli esami finali di tirocinio. Nel 2004 ha esteso la sua attività con la Galleria Job a Giubiasco in collaborazione con la sorella Nicoletta. Il suo campo di attività comprende vari settori: dalla fotografia tecnica al reportage fino alla fotografia d’autore. Ha esposto in numerose mostre collettive in Ticino e in Svizzera. 

Sono passato dall’analogico al digitale, ma sono sempre stato fedele alla fotografia in bianconero e alla stampa nella camera oscura”, ci dice Massimo Pacciorini-Job all’indomani della consegna del premio culturale della capitale ticinese. Questa capacità di reinventarsi in modo innovativo e di rimanere fedele all’arte tradizionale è uno dei elementi salienti del percorso artistico del fotografo e gallerista bellinzonese, che conosco da una vita e con il quale ho avuto modo di collaborare a più riprese nel mio percorso di giornalista e comunicatore. 

Bellinzona 13 settembre 2020 Covid-19
Mercato Bellinzona, 13 settembre 2020

Agli inizi del terzo millennio Massimo ha realizzato un vasto reportage fotografico dell’Università della Svizzera italiana a Lugano e Mendrisio che abbiamo utilizzato per la promozione visiva dell’ateneo. Gli spazi vuoti e silenziosi delle città durante la chiusura delle attività e i volti protetti dalle mascherine igieniche, che Massimo ha immortalato con certosina costanza durante la pandemia di Covid-19, hanno accompagnato in modo pregnante il libro “La maratona di Alain Berset” che ho pubblicato alla fine del 2020. 

Il premio culturale delle città di Bellinzona spinge Massimo Pacciorini-Job a continuare la sua opera artistica sia in veste di fotografo che di gallerista sempre pronto a far lievitare nuove idee in sintonia con il detto orientale: “Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno della vita”. 

© Andrea Arcidiacono, 19 dicembre 2025  

Massimo Pacciorini-Job 2024 lievitazione massima
Lievitazione massima per Massimo Pacciorini-Job

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