Il joker Elisabeth Baume-Schneider


Il joker Elisabeth Baume-Schneider

Mercoledì 7 dicembre 2022 il Parlamento eleggerà due nuovi membri del Consiglio federale. Quattro le candidate e i candidati ufficiali in lizza: Eva Herzog e Elisabeth Baume-Schneider per la successione di Simonetta Sommaruga in casa socialista; Albert Rösti e Hans-Ueli Vogt al posto di Ueli Maurer in casa democentrista. Eva Herzog e Albert Rösti sono in pole position nella corsa all’esecutivo federale, ma la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Le audizioni davanti ai gruppi parlamentari saranno decisive.

(c) Andrea Arcidiacono, Berna 27 novembre 2022

Le dimissioni di Ueli Maurer e Simonetta Sommaruga hanno aperto la via per un rinnovamento parziale del governo svizzero. Non sono attese tuttavia rivoluzioni, poiché la composizione partitica del Consiglio federale rimarrà immutata secondo la formula magica 2+2+2+1: due membri ciascuno all’Unione democratica di centro, al Partito socialista svizzero, al Partito liberale radicale e un membro al Centro.

I gruppi parlamentari propongono all’Assemblea federale una doppia candidatura: il Consigliere nazionale Albert Rösti (BE) e il già Consigliere nazionale Hans-Ueli Vogt (ZH) per il seggio democentrista e le Consigliere agli Stati Eva Herzog (BS) e Elisabeth Baume-Schneider (JU).

I candidati democentristi

Alberti Rösti (55 anni) è dato come grande favorito per la successione di Ueli Maurer. È in Consiglio nazionale dal 2011 in rappresentanza del canton Berna. È stato presidente dell’UDC dal 2016 al 2020. È presidente della Commissione della sicurezza sociale e della salute. A suo sfavore giocano gli stretti legami con il settore automobilistico e petrolifero e l’opposizione interna guidata dal Consigliere nazionale Roger Köppel, caporedattore ed editore del settimanale “Die Weltwoche”.

Hans-Ueli Vogt (52 anni) è stato Consigliere nazionale dal 2015 al 2021 per il cantone Zurigo, la capitale economica elvetica. Dal 2013 è professore ordinario di diritto privato e commerciale all’Università di Zurigo. È stato promotore dell’iniziativa popolare per l’autodeterminazione – il diritto svizzero anziché i giudici stranieri – che popolo e cantoni hanno respinto il 25 novembre 2018. A suo sfavore giocano il suo ritiro dal parlamento e la mancanza di esperienza gestionale.

Le candidate socialiste

Il partito socialista ha escluso dalla corsa in Consiglio federale un candidato e una candidata di peso, come il Consigliere agli Stati Daniel Jositsch e la Consigliera di Stato bernese e già Consigliera nazionale Evi Allemann, il primo per motivi di natura politica e la seconda per motivi di tattica elettorale. Il gruppo socialista alle Camere federale ha nominato la Consigliera agli Stati basilese Eva Herzog e la Consigliera agli Stati giurassiana Elisabeth Baume-Schneider, come candidate ufficiali alla successione di Simonetta Sommaruga.

Eva Herzog (61 anni) dispone di una lunga esperienza politica a livello cantonale. È stata membro del governo cantonale di Basilea-Città dal 2005 al 2019, come responsabile delle finanze. È stata eletta al Consiglio degli Stati al primo turno il 20 ottobre 2019. È membro di importanti commissioni, come la Commissione delle finanze, la Delegazione delle finanze e la Commissione dell’economia e dei tributi. Nel 2017 ha appoggiato la terza riforma dell’imposizione delle imprese in aperto contrasto con il suo partito.  A suo sfavore giocano la vicinanza all’industria farmaceutica e una certa mancanza di carisma.

Elisabeth Baume-Schneider (59 anni) dispone pure di una lunga esperienza politica a livello cantonale. È stato membro del governo cantonale del Giura dal 2002 al 2015, dove ha diretto il dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport. È stata eletta al Consiglio degli Stati al primo turno il 20 ottobre 2019. È membro di importanti commissioni, come la Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia, che presiede dal 2021, la Delegazione delle finanze e la Commissione della scienza, della cultura e dell’educazione. A suo sfavore giocano la provenienza linguistica, poiché la Svizzera latina dispone già di tre rappresentanti in Consiglio federale: i romandi Alain Berset (PS) e Guy Parmelin (UDC), e il ticinese Ignazio Cassis (PLR).

La sorpresa dietro l’angolo

La basilese Eva Herzog parte come favorita, ma la giurassiana Baume-Schneider potrebbe creare la sorpresa. Il canton Giura è l’ultimo nato degli Stati membri della Confederazione. È un cantone sovrano dal 1979 e non ha mai avuto sinora un proprio rappresentate in Consiglio federale. La Consigliera agli Stati Elisabeth Baume-Schneider è bilingue francese e tedesco. Il partito socialista potrebbe mettere a profitto la sua capacità comunicativa sia in Svizzera francese che in Svizzera tedesca durante l’anno elettorale.

L’UDC e il PLR hanno già segnalato la loro opposizione a questo scenario che consentirebbe alla Svizzera latina di disporre di una maggioranza di 4 a 3 rispetto alla Svizzera tedesca durante un periodo transitorio. Questo scenario metterebbe a rischio anche il seggio del Consigliere federale Ignazio Cassis al momento del rinnovo del Consiglio federale dopo le elezioni federali del 2023. La scelta del ticket femminile socialista lascia anche aperta la possibilità ai Verdi di profilarsi con una giovane candidata, madre di famiglia con figli, al momento del rinnovo del Consiglio federale. Un’opportunità che i socialisti hanno deciso di non cogliere in questa elezione, malgrado le iniziali intenzioni della direzione del partito.

(c) Andrea Arcidiacono, Berna 27 novembre 2022

 

 

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