24. Juni 2024
Il Consiglio federale favorevole alla riforma delle casse pensioni
Il 22 settembre 2024 le cittadine e i cittadini sono chiamati a esprimersi sulla riforma delle casse pensioni che prevede una serie di misure per garantire la stabilità finanziaria, migliorare l’accesso alla cassa pensioni per le persone con un reddito basso e chi lavora a tempo parziale. Contro la riforma i sindacati e il partito socialista svizzero hanno lanciato il referendum, poiché alcuni assicurati rischiano di pagare di più per ottenere di meno. Per attenuare questo rischio il Consiglio federale e il Parlamento hanno previsto un supplemento di rendita destinato alla generazione di transizione finanziato dalle casse pensioni, dalle imprese e dagli assicurati. Si preannuncia un aspro confronto sulle cifre dopo il sì popolare alla 13esima mensilità AVS.
© Andrea Arcidiacono, Berna, 24 giugno 2024
A tre mesi dalla votazione popolare la Consigliere federale Elisabeth Baume-Schneider, capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI), ha difeso la riforma della legge federale sulla previdenza professionale (LPP) a nome del Consiglio federale.
Secondo la responsabile del DFI la riforma è necessaria per assicurare il finanziamento delle rendite anche in futuro. L’aumento della speranza di vita e il calo dei rendimenti a lungo termine delle casse pensioni rendono necessaria una riduzione del cosiddetto tasso di conversione dal 6,8% al 6% nella parte obbligatoria della previdenza professionale. Con un avere di previdenza di 100 000 CHF al momento del pensionamento la rendita annuale versata diminuisce da 6 800 a 6 000 CHF.
Le misure di compensazione
Per compensare questa diminuzione la riforma della LPP prevede un supplemento di rendita pari a un massimo di 200 CHF al mese per la generazione di transizione, che non avrà a disposizione un numero di anni lavorativi sufficienti per aumentare il proprio avere di previdenza.
La generazione di transizione comprende le assicurate e gli assicurati, ai quali mancano 15 anni prima di arrivare all’età di pensionamento. Se la riforma dovesse essere approvata ed entrare in vigore il 1° gennaio 2027, questa generazione di transizione comprenderà i lavoratori nati fra il 1962 e il 1976 e le lavoratrici nate fra il 1962 e il 1977.
Secondo il Consiglio federale, questa misura costerà complessivamente circa 800 milioni di franchi all’anno e sarà finanziata dalle casse pensioni e dai contributi salariali di tutti i lavoratori e i datori di lavoro.
Più assicurati meglio assicurati
Per compensare la riduzione dell’aliquota di conversione la riforma della LPP prevede anche un aumento del salario assicurato, sul quale sono versati i contributi salariali. La deduzione di coordinamento fissa, che oggi ammonta a 25 725 franchi, sarà sostituita da una deduzione di coordinamento variabile pari al 20% del salario. In questo modo aumenta il salario assicurato nel secondo pilastro, aumentano i contributi salariali versati e la rendita di pensionamento.
Per migliorare la previdenza professionale delle persone con redditi bassi, la riforma prevede di abbassare la cosiddetta soglia d’entrata a 19 845 CHF. Secondo le stime dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali ci saranno 70 mila persone in più assicurate nella cassa pensioni. Altre 30 mila persone supplementari, che lavorano a tempo parziale, aumenteranno il loro salario assicurato.
Secondo il Consiglio federale, queste misure costeranno complessivamente 1,4 milioni di franchi che saranno finanziati da contributi salariali di assicurati e datori di lavoro.
Chi ci guadagna e chi ci perde
A questa domanda centrale non è possibile dare una risposta specifica, ha sostenuto la Consigliere federale Elisabeth Baume-Schneider. Tutto dipende dalla carriera lavorativa e dal tipo di copertura offerta dalla singola cassa pensione.
La riforma interesserà soprattutto il 12-16% delle casse pensioni che offrono la copertura obbligatoria minima. Questo significa che probabilmente fino a un terzo degli assicurati attivi sarà toccato dalla riforma del secondo pilastro.
Gli esperti federali non prevedono alcun impatto per gli assicurati, la cui copertura assicurativa è superiore al minimo legale previsto dalla LPP. Per questi assicurati il tasso di conversione effettivo è già inferiore al 6%. Questo dovrebbe riguardare circa due terzi degli assicurati attivi. Non ci saranno cambiamenti per gli assicurati già in pensione.
L’Ufficio federale delle assicurazioni sociali ha rinunciato a proporre sul proprio sito un calcolatore per consentire agli assicurati di stimare le ripercussioni della riforma sulla propria pensione, poiché i regolamenti delle casse pensioni e le situazioni individuali sono troppo diverse, ha dichiarato Stéphane Rossini, direttore dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali. Gli assicurati sono invitati a rivolgersi alla propria cassa pensione o al datore di lavoro.
Gli argomenti degli oppositori
Contro la riforma della LPP i sindacati e il Partito socialista svizzero hanno lanciato un referendum. Secondo il comitato referendario, le rendite delle casse pensioni sono in calo da anni e per molti assicurati sono troppo basse. Con la riduzione dell’aliquota di conversione al 6,0% gli assicurati rischiano di ricevere una rendita ancora più bassa. Nel contempo, molti lavoratori con redditi bassi dovranno versare più contributi salariali.
Insomma, secondo il comitato, gli assicurati pagheranno più contributi salariali, ma riceveranno meno rendita.
© Andrea Arcidiacono, Berna, 24 giugno 2024
Comunicato stampa Consiglio federale: Il Consiglio federale raccomanda di accettare la riforma della previdenza professionale, 24 giugno 2024
👉https://shorturl.at/LGMZb
Dossier speciale Ufficio federale delle assicurazioni sociali, 24 giugno 2024
👉 https://shorturl.at/XYv4T
Statistica delle casse pensioni 2022. Ufficio federale di statistica, 22 dicembre 2023
👉 https://www.bfs.admin.ch/news/it/2023-0462

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