7. August 2019
Nuove officine a Castione: le FFS accelerano i tempi
Le nuove Officine delle Ferrovie federali svizzere (FFS) apriranno i battenti a Castione nel 2026, ma i responsabili delle FFS mirano a offrire i primi servizi di manutenzione già nel 2024. È questa una delle principali novità emerse nella presentazione del piano industriale delle nuove Officine ferroviarie. La creazione del nuovo stabilimento industriale ferroviario prevede un investimento pubblico di 360 milioni di franchi con l’obiettivo di creare 200-230 posti di lavoro all’avanguardia nel settore della manutenzione dei treni e delle loro componenti.
(c) Andrea Arcidiacono, Bellinzona, 7 agosto 2019
Le FFS, il canton Ticino e la città di Bellinzona hanno scelto il quadro medievale del castello di Sasso Corbaro per svelare la forma, i contenuti e la tempistica del piano industriale del nuovo stabilimento ferroviario di Castione.
In una prima fase le FFS prevedono l’elaborazione del progetto di massima, l’approvazione dei piani di costruzione e l’acquisizione dei terreni. I lavori di costruzione inizieranno nel 2023 e termineranno nel 2026.
Lo studio per la compensazione dei terreni agricoli ha permesso di individuare oltre 8 ettari compensativi sui 7,4 ettari richiesti, a cui si aggiunge una riserva di oltre 5 ettari. Le discussioni con i proprietari dei terreni inizieranno a breve. Roberta Cattaneo, direttrice regionale Sud delle FFS, ha espresso ottimismo sulle possibilità di trovare una soluzione, che richiede una volontà di compromesso da entrambe le parti.
“Il vero lavoro inizia adesso. Vogliamo aumentare l’efficienza e la qualità e contribuire quindi a mantenere o ridurre i prezzi delle nostre prestazioni ai committenti. La sfida principale è quella di riuscire ad accelerare i tempi per iniziare con le prime attività nel nuovo stabilimento industriale già nel 2024,” ha sottolineato Andreas Meyer, direttore generale delle FFS, che ha ringraziato la popolazione ticinese per il sostegno all’importante progetto.
Il centro industriale più moderno in Europa
“Il nuovo stabilimento industriale di Castione sarà il più moderno, il più efficiente e il più performante in Europa,” ha ricordato Roberta Cattaneo. Il nuovo centro industriale, che si estenderà su una superficie di 145 mila metri quadrati, potrà accogliere tutti i tipi di materiale rotabile e offrire prestazioni di manutenzione a diversi livelli: la manutenzione leggera, la manutenzione modulare e pesante, la lavorazione di componenti e i lavori su progetti di terzi.
“Lo zoccolo duro delle attività sarà costituito dalle attività di manutenzione di 29 treni Giruno, 50 treni Flirt TILO, i 19 treni ETR 610 e vari tipi di locomotive di nuova e vecchia generazione. Il capannone multifunzionale consentirà di adattare la produzione alle necessità dei clienti,” ha sottolineato Francesco Giampà, direttore delle Officine di Bellinzona.
La gestione della trasformazione
Il nuovo centro industriale a Castione garantirà dai 200 ai 230 posti di lavoro a tempo pieno. Attualmente sono circa 350 i dipendenti delle Officine federali a Bellinzona. Non ci saranno licenziamenti e una parte dei posti di lavoro sarà compensata da fluttuazioni naturali.
La formazione del personale assume un ruolo centrale per adattare le competenze dei dipendenti alle nuove esigenze professionali. La gestione della fase di trasformazione è fondamentale per garantire l’attività attuale delle officine a Bellinzona e assicurare la competitività delle nuove officine a Castione.
Le FFS hanno previsto la creazione di un team di specialisti del cambiamento, specialisti in risorse umane e specialisti della formazione per preparare al meglio il personale alle nuove sfide. Saranno pure coinvolti i collaboratori e i rappresentanti dei partner sociali.
Accordo di Bellinzona
La presentazione del piano industriale ha dato l’opportunità alle FFS, al cantone Ticino e alla città di Bellinzona di fare un passo avanti nella realizzazione del progetto con la firma dell’accordo che concretizza la lettera d’intenti sottoscritta da FFS, cantone Ticino e città di Bellinzona nel 2017 per mantenere le Officine federali in Ticino e gettare le basi per la creazione di un parco tecnologico a Bellinzona.
L’investimento complessivo di 360 milioni di franchi è sostenuto dalle FFS con 180 milioni di franchi, dalla Confederazione con 60 milioni di franchi, dal cantone Ticino con 100 milioni di franchi e dalla città di Bellinzona con 20 milioni di franchi
L’accordo di Bellinzona precisa le modalità di finanziamento e le tempistiche di cessione di una parte dei terreni delle Officine di Bellinzona al cantone e alla città per la realizzazione di un parco tecnologico e cooperative d’abitazioni intergenerazionali.
Il parco tecnologico sarà affiliato al Parco svizzero dell’innovazione. La Fondazione Agire su mandato del Consiglio di Stato ha inoltrato a metà luglio la candidatura per l’adesione del cantone Ticino al Parco svizzero dell’innovazione sulla base di quattro centri di competenza: le scienze della vita, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, l’ingegneria civile intelligente e i droni.

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