AVS: chiaro sì alla 13esima e netto no all’aumento dell’età pensionabile

I sindacati esultano dopo il sì alla 13esima AVS.


AVS: chiaro sì alla 13esima e netto no all’aumento dell’età pensionabile

Il dado è tratto: popolo e Cantoni hanno approvato in modo chiaro l’iniziativa popolare per una 13esima mensilità AVS. L’iniziativa sindacale ha raccolto il 58% dei consensi fra i partecipanti al voto e una maggioranza netta di 15 cantoni su 23. È un voto storico in un momento storico contraddistinto da crescenti divisioni fra le classi sociali anche in Svizzera che il sistema di democrazia diretta permette di mettere in rilievo con la necessaria ricerca di soluzioni più vicine ai bisogni della popolazione.

 © Andrea Arcidiacono, Bellinzona/Berna, 3 marzo 2024

Ora Consiglio federale e Parlamento dovranno rimboccarsi le maniche e presentare a breve termine una soluzione equilibrata per il finanziamento di questa nuova prestazione sociale che sarà versata a partire dal 2026.

Sarà necessario un aumento degli oneri sociali o un aumento dell’IVA o una combinazione fra queste due fonti di finanziamento per assicurare il versamento della 13esima mensilità AVS che causerà in un primo tempo costi supplementari di 4,1 miliardi di franchi, di cui 800 milioni di franchi a carico della Confederazione.

La Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha sottolineato che la popolazione ha sottolineato il suo attaccamento all’AVS e alla sua dimensione solidale, esprimendo la volontà di poter contare su una rendita che consente di vivere degnamente l’età del pensionamento.

Nelle prossime settimana sottoporrà al Consiglio federale una base di discussione con l’obiettivo di trovare una soluzione finanziaria entro la fine del 2024, tenendo conto anche delle necessità di risanare le finanze federali. Non sarà un’impresa facile.

Sul medio termine non è invece proponibile un aumento dell’età di pensionamento dopo il massiccio no all’iniziativa popolare sulle pensioni, lanciata dai giovani liberali radicali, che proponeva un aumento dell’età di pensionamento a 66 anni e in seguito aumenti progressivi in base all’allungamento della speranza di vita. Il 75% delle elettrici e degli elettori, che hanno partecipato alla votazione del 3 marzo 2024, e tutti i cantoni hanno respinto questa iniziativa popolare.

Un’iniziativa vicina ai bisogni della popolazione

È la seconda volta sull’arco di pochi anni che popolo e Cantoni hanno approvato iniziative lanciate o sostenute dai sindacati e dalla sinistra.

Il 18 novembre 2021 popolo e Cantoni avevano approvato a larga maggioranza l’iniziativa popolare per cure infermieristiche forti lanciata dall’Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri a favore di un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale curante e un rafforzamento della formazione in Svizzera.

In un momento storico, contraddistinto da crisi permanenti, da un crescente intervento dello Stato e da un’erosione del potere d’acquisto, l’iniziativa popolare per una 13esima mensilità ha saputo offrire una risposta immediata e semplice ai bisogni di una fetta crescente della popolazione anziana.

 © Andrea Arcidiacono, Bellinzona/Berna, 3 marzo 2024

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